Report Press
L’ Humus di esperienze vissute da questo giramondo sono diventate i suoi CD
CD VINICIO Recensione “il Mucchio selvaggio” Gianni Della Cioppa.
Erano i primi anni ’90 e Vinicio Perinotto muoveva i primi passi artistici come cantante in un gruppo Hard rock, attratto come tanti suoi coetanei dai suoni fisici e trascinanti di un genere che sembrava e non sembra conoscere flessioni. Poi l’innamoramento per la chitarra acustica, per il Rock più classico, in una ricerca continua del passato, delle radici,
fino ad arrivare al Blues. E proprio come i primi bluesmen, che vagavano di città in città,di angolo in angolo, alla ricerca di un posto in cui suonare e raccogliere segni di apprezzamento, anche questo ragazzo ha trascorso e continua a trascorrere i suoi anni in giro per il mondo, con lo spirito di avventura, in un girovagare di sensazioni e di locali, in un continuo alternarsi di emozioni. L’Humus di esperienze vissute da questo giramondo, sono diventate i suoi cd. Raccontano momenti di vita, piccole storie e giornate trascorse con amici di un giorno. E le racconta con un linguaggio limpido, dove sulle note prodotte da una sei corde lieve ed asciutta, si adagia la splendida voce di Vinicio, che sembra cercare solo visioni da sogno. Pur nella loro compostezza la gemma Pop “Love Potion # 9”, “Follow Me To The Ocean”,
“How To Live”, “Song For A Man”, “It’s Time To Go”, e “Falling Stars Falling Tears” non mancano di appoggi strumentali, con tocchi di Korg e tastiere che ruotano su melodie semplici e romantiche, per un risultato davvero piacevole.
CD VINICIO Recensione “il Mucchio selvaggio” Gianni Della Cioppa.
Erano i primi anni ’90 e Vinicio Perinotto muoveva i primi passi artistici come cantante in un gruppo Hard rock, attratto come tanti suoi coetanei dai suoni fisici e trascinanti di un genere che sembrava e non sembra conoscere flessioni. Poi l’innamoramento per la chitarra acustica, per il Rock più classico, in una ricerca continua del passato, delle radici,
fino ad arrivare al Blues. E proprio come i primi bluesmen, che vagavano di città in città,di angolo in angolo, alla ricerca di un posto in cui suonare e raccogliere segni di apprezzamento, anche questo ragazzo ha trascorso e continua a trascorrere i suoi anni in giro per il mondo, con lo spirito di avventura, in un girovagare di sensazioni e di locali, in un continuo alternarsi di emozioni. L’Humus di esperienze vissute da questo giramondo, sono diventate i suoi cd. Raccontano momenti di vita, piccole storie e giornate trascorse con amici di un giorno. E le racconta con un linguaggio limpido, dove sulle note prodotte da una sei corde lieve ed asciutta, si adagia la splendida voce di Vinicio, che sembra cercare solo visioni da sogno. Pur nella loro compostezza la gemma Pop “Love Potion # 9”, “Follow Me To The Ocean”,
“How To Live”, “Song For A Man”, “It’s Time To Go”, e “Falling Stars Falling Tears” non mancano di appoggi strumentali, con tocchi di Korg e tastiere che ruotano su melodie semplici e romantiche, per un risultato davvero piacevole.
VINNIE PERINOTTO "JUDGEMENT DAY’
Recensione Gianni Della Cioppa.
VINNIE PERINOTTO ‘JUDGEMENT DAY’’.Passione blues rock In Italia essere veri artisti è un’impresa ardua. Ecco perché Vinnie Perinotto merita tutta la nostra stima a prescindere. Infatti da oltre due decenni, con la sua chitarra, il suo amore per il blues, il folk e il cantautorato, gira il mondo, chitarra a tracolla e buoni sentimenti nella voce, per portare a chi incontra solo buone vibrazioni. La sua storia discografica prende il via nel 2000 con l’album ‘Vinicio’ (recentemente ristampato in digitale dalla DeFox Records), accolto con fervore dalla critica e dalla pubblico. Oggi, dopo alcuni numerosi concerti e l’album di cover ‘Street Jam’ del 2004 e ‘Neanche un raggio di sole’ nel 2010, dove si ècimentato con la lingua italiana, senza spersonalizzare il suo stile, lo ritroviamo alle prese con un lavoro di rock blues bianco, che profuma di tutte le terre che il nostro ha attraversato, sabbie dei deserti comprese. In ‘Dancing All Night Long’, ‘Trouble’, ‘All The People’, ‘Love Is A Lie’, traspare lo spirito nomade del protagonista, che suonando libera un’atmosfera intima colma di pathos. Da segnalare la produzione di Alex De Rosso, grande chitarrista, abile anche nel manipolare i suoni e renderli credibili, a seconda dello stile dell’assistito, qui infatti le sonorità suonano nomadi, con uno spirito che ricorda le parti più ortodosse dei Tinariwen. Disco bello e genuino.
Recensione Gianni Della Cioppa.
VINNIE PERINOTTO ‘JUDGEMENT DAY’’.Passione blues rock In Italia essere veri artisti è un’impresa ardua. Ecco perché Vinnie Perinotto merita tutta la nostra stima a prescindere. Infatti da oltre due decenni, con la sua chitarra, il suo amore per il blues, il folk e il cantautorato, gira il mondo, chitarra a tracolla e buoni sentimenti nella voce, per portare a chi incontra solo buone vibrazioni. La sua storia discografica prende il via nel 2000 con l’album ‘Vinicio’ (recentemente ristampato in digitale dalla DeFox Records), accolto con fervore dalla critica e dalla pubblico. Oggi, dopo alcuni numerosi concerti e l’album di cover ‘Street Jam’ del 2004 e ‘Neanche un raggio di sole’ nel 2010, dove si ècimentato con la lingua italiana, senza spersonalizzare il suo stile, lo ritroviamo alle prese con un lavoro di rock blues bianco, che profuma di tutte le terre che il nostro ha attraversato, sabbie dei deserti comprese. In ‘Dancing All Night Long’, ‘Trouble’, ‘All The People’, ‘Love Is A Lie’, traspare lo spirito nomade del protagonista, che suonando libera un’atmosfera intima colma di pathos. Da segnalare la produzione di Alex De Rosso, grande chitarrista, abile anche nel manipolare i suoni e renderli credibili, a seconda dello stile dell’assistito, qui infatti le sonorità suonano nomadi, con uno spirito che ricorda le parti più ortodosse dei Tinariwen. Disco bello e genuino.